
Cerbero Claudio
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Freddie Mercury
Farrokh Bulsara nasce a Stone Town (Tanzania) il 5 settembre 1946, i suoi primi anni d'infanzia li trascorre insieme al padre,alla madre, e poi nel 1952 con la sorella Kashmira, tutta la sua famiglia è appartenente alla razza dei "Parsi" e di religione Zoroastriana. La famiglia Bulsara decide il 4 febbraio del 1954 di mandare il piccolo Farrokh in India a vivere con la nonna e la zia All'età di 7 anni Farrokh entra a far parte del St. Peter's Boy,un college molto stimato da quelle parti. All'età di 18 anni la famiglia Bulsara si trasferisce a Londra per problemi politici. Nel 1966 Farrokh ottenne il massimo dei voti nell'esame finale di arte dell'Isleworth Polytechnic , questo punteggio lo aiutò ad essere ammesso all'Ealing College of Art di Londra. Dopo l'ammissione al College si trasferisce nel quartiere di Kensington, in un piccolo appartamento condiviso. In parallelo con i suoi studi, Freddie si guadagnò da vivere creando una linea di abbigliamento vintage e scrisse brevi articoli per alcuni periodici londinesi. Al college conobbe Tim Staffell, suo compagno di corso nonché cantante e bassista degli Smile, band di cui facevano parte anche il chitarrista Brian May e il batterista Roger Meddows-Taylor; Farrokh cercò più volte di convincere Staffell a farlo entrare nel gruppo come secondo cantante, senza tuttavia riuscirci. Poco dopo aver ottenuto il diploma presso l'Ealing Art College, Farrokh si unì agli Ibex, una band di Liverpool influenzata dai Cream. Pochi giorni dopo il primo incontro con il gruppo, Farrokh imparò a memoria tutti i brani presenti nel repertorio del gruppo; la sua prima esibizione in pubblico come cantante si tenne a Bolton il 23 agosto 1969.Due giorni dopo gli Ibex tennero un concerto all'aperto, nel Queen's Park di Bolton; in seguito i membri della band tornarono a Londra, dove cominciarono a lavorare con il nuovo cantante ad alcuni brani inediti. Questo fu un periodo economicamente difficile sia per la band di Farrokh sia per gli Smile; i musicisti passavano la maggior parte del loro tempo insieme in piccoli appartamenti, dormendo a volte sul pavimento e suonando la loro musica fino a tarda notte.Bulsara,Taylor per soddisfare le loro esigenze cominciarono a vendere vestiti al Kensington Market.
Negli ultimi mesi del 1969 Farrokh scelse di rinominare gli Ibex "Wreckage", cominciando a scrivere per la band numerosi pezzi, tra cui Stone Cold Crazy. Tuttavia nessuna delle canzoni, eccetto una traccia dal titolo Green, ebbe il successo sperato ed il gruppo, per la mancanza di offerte nei locali, si sciolse. Freddie Bulsara cominciò nuovamente a cercare un nuovo gruppo e rispose a un annuncio pubblicato sul Melody Maker dai Sour Milk Sea. Avendolo sentito in prova, gli altri membri del gruppo furono colpiti dalla sua voce e lo ingaggiarono, esibendosi fino a tre serate a settimana.[26] L'unico concerto in cui Bulsara ha certamente partecipato si è tenuto a Oxford nel marzo 1970 e l'arrivo del nuovo cantante, creativo ma esuberante, causò il deterioramento delle relazioni tra i membri del gruppo; Gallop e Chesney, dopo anni di amicizia, litigarono e i Sour Milk Sea decisero di separarsi.
La vita dei Queen

Nell'aprile 1970 il nuovo gruppo cominciò a cercare un bassista e contemporaneamente Farrokh Bulsara cominciò a farsi chiamare Freddie Mercury, poiché effettivamente cambiò il proprio nome legalmente, decisione presa in seguito alla composizione della canzone My Fairy King. Il 27 giugno 1970, anno in cui May presentò a Mercury Mary Austin, con la quale andò presto a convivere in un appartamento di Victoria Road. I tre, completati da Mike Grose, si esibirono per la prima volta in pubblico, a Truro, in un concerto di beneficenza per la Croce Rossa. Nel 1971 la band venne completata dal bassista John Deacon, anno in cui i Queen, con lo scopo di acquisire maggior sicurezza sul palcoscenico, affrontarono il loro primo tour in Cornovaglia. Nel 1972, Mercury disegnò il logo definitivo dei Queen, basandosi sullo stemma reale del Regno Unito e includendo nel logo i segni zodiacali dei quattro componenti della band. L'anno successivo uscì il primo album della band, Queen, con brani registrati in precedenza presso i De Lane Lea Studios; prima dell'uscita del disco, Mercury pubblicò i singoli I Can Hear Music e Goin' Back, rispettivamente cover dei brani di The Ronettes e Dusty Springfield, sotto lo pseudonimo di Larry Lurex.
L'abitazione di Freddie Mercury al 12 di Stafford Terrace, dove visse fino al 1984
Verso la metà degli anni settanta, Freddie Mercury cominciò ad avere la vera consapevolezza del proprio orientamento sessuale e la stessa Mary Austin realizzò che la loro convivenza sarebbe presto finita. Entrambi lasciarono il secondo appartamento di Holland Road e Freddie si trasferì da solo in un grande appartamento al 12 di Stafford Terrace, sempre nel distretto di Kensington; egli tuttavia rimase legato a Mary e fece in modo che lei si trasferisse in un appartamento adiacente, così da potersi vedere dalle rispettive finestre. Durante un'intervista del dicembre 1974 alla rivista New Musical Express, Freddie dichiarò di essere «gay come un narciso» In questi anni Mercury, subendo il fascino del glam rock, divenne sempre più eccentrico e vestiva abiti della stilista Zandra Rhodes, con capelli lunghi e unghie con lo smalto.Soprattutto a causa dell'eccentricità di Freddie, il primo decennio dei Queen fu caratterizzato da stravaganti esibizioni che spesso sfociarono in spettacoli teatrali; Mercury e May si presentavano truccati e vestiti totalmente in bianco e nero, chiudendo i concerti lanciando rose agli spettatori, brindando con loro con champagne e intonando God Save the Queen, l'inno nazionale del Regno Unito. Strinse per questo un forte legame con il pubblico, colpito dall'entusiasmo e dall'energia con cui il complesso e, in particolare, il frontman li coinvolgevano durante le apparizioni dal vivo.
I primi album della band vennero ben accolti dalla critica, con un rapido incremento della popolarità dei Queen; la volontà di Mercury era comunque quella di innovare e contaminare il più possibile il loro stile musicale, attingendo ai più diversi generi musicali. Nel 1975 venne pubblicato A Night at the Opera, che consacrò definitivamente il quartetto. Il singolo Bohemian Rhapsody divenne il simbolo della creatività del gruppo e soprattutto del suo cantante, che ne era l'autore; per la registrazione di questa sola canzone furono necessarie tre settimane, di cui una dedicata esclusivamente alla parte vocale centrale. Nel 1976, durante il A Night at the Opera Tour, i Queen visitarono il Giappone, la cui cultura influenzò notevolmente Mercury. Negli anni successivi, Mercury scrisse alcune tra le più importanti canzoni dei Queen, come Somebody to Love (A Day at the Races, 1976), We Are the Champions(News of the World, 1977), Don't Stop Me Now (Jazz, 1978), Crazy Little Thing Called Love (The Game, 1980). Nell'ottobre 1979, il cantante si esibì con i ballerini del Royal Balletin un galà di beneficenza presso il London Coliseum, cantando e ballando Crazy Little Thing Called Love e Bohemian Rhapsody. Nel 1980 Mercury cambiò notevolmente il suo aspetto, tagliandosi i capelli e facendosi crescere i baffi, seguendo la moda "Castro clone" lanciata a San Francisco dalla comunità omosessuale dell'epoca.[Questa trasformazione fu inizialmente osteggiata da alcuni sostenitori, che inviarono al cantante rasoi da barba usa e getta. Il 1981 fu un anno di transizione, poiché Freddie si trasferì a Monaco di Baviera, la cui vita notturna lo condizionò a tal punto da ammettere che non riuscì a lavorare «quasi mai in condizioni psicologiche perfette» e Freddie iniziò a pensare di realizzare un progetto da solista.
Mercury canta Radio Ga Ga al Festival di Sanremo 1984Alla fine del 1982, i Queen, dopo il successo del The Game Tour e dell'Hot Space Tour, decisero di comune accordo di separarsi per un certo periodo; questo fu dovuto sia all'insoddisfazione del pubblico, così come della band, della qualità dell'ultimo album Hot Space, nel quale non si riconoscevano pienamente, sia ad alcune tensioni maturate all'interno del gruppo. I quattro cominciarono così a dedicarsi individualmente a propri progetti solisti. Mercury, che aveva già ipotizzato precedentemente di pubblicare un album proprio, collaborò a Monaco con Giorgio Moroder, compositore e arrangiatore italiano specializzato in musica dance, per la nuova colonna sonora della nuova versione restaurata del film di Fritz Lang Metropolis. Con lui scrisse il brano Love Kills, il suo primo singolo da solista, che raggiunse la decima posizione nella classifica britannica. Nel 1983 Freddie si trasferì a vivere a New York per alcuni mesi e, nell'agosto 1983, Freddie volle riunire nuovamente i Queen e registrarono insieme The Works, inaugurando un nuovo tour mondiale nominato The Works Tour.
Alla fine del 1984 Freddie tornò a vivere a Londra, dove acquistò per cinque milioni di Sterline una grande villa a Kensington, nei pressi di Earl's Court, che soprannominò Garden Lodge. Tra il 12 e il 19 gennaio 1985, la band partecipò a Rock in Rio, dove suonarono davanti a circa 250 000 persone in due serate, un primato assoluto per l'epoca, e tra i momenti principali dell'evento vi fu il duetto tra Mercury e il pubblico sulle note di Love of My Life.
Il 13 luglio 1985 vi fu un altro evento che segnò la storia dei Queen. Il gruppo partecipò al Live Aid, un grande concerto umanitario trasmesso in mondovisione organizzato da Bob Geldof e che vide la partecipazione dei più importanti artisti internazionali, allo scopo di ricavare fondi in favore delle popolazioni dell'Etiopia, colpite da una grave carestia. I Queen si esibirono al Wembley Stadium di Londra e i loro venti minuti di esibizione sul palco «consegnarono alla storia i Queen e fecero di Freddie Mercury una leggenda». La loro performance è considerata una delle migliori di tutti i tempi e Mercury costruì in questa esibizione il «mito di insuperabile frontman».
Francobollo del Benindedicato a Mercury, ritratto nel concerto di Wembley del 1986Il 29 aprile dello stesso anno uscì il primo album da solista di Mercury, Mr. Bad Guy, un disco pop caratterizzato anche da sonorità disco e dance;] questo lavoro, prodotto da Reinhold Mack, contiene alcune tracce scritte da Mercury, originariamente composte per far parte di The Works, ma che in seguito furono scartate dalla band, come Made in Heaven, I Was Born to Love You, Man Made Paradise e There Must Be More to Life Than This; quest'ultima è frutto di una collaborazione con Michael Jackson risalente al 1983. Living on My Own fu una della canzoni di maggior successo dell'album, che complessivamente non ottenne notevoli risultati da un punto di vista delle vendite, arrivando comunque al sesto posto nella classifica inglese e restandovi per 23 settimane; negli Stati Uniti Mr. Bad Guy si fermò solo alla 159ª posizione.
Il 6 giugno 1986 i Queen inaugurarono a Stoccolma il Magic Tour, che fu la loro tournée più grande e spettacolare. Nelle 26 date, la band raccolse circa un milione di spettatori; l'11 e 12 luglio tornarono a suonare al Wembley Stadium, davanti a un pubblico di 70 000 persone, in quelli che divennero due dei loro concerti più famosi e celebrati. Nei concerti di questo ultimo tour Mercury indossò la celebre giacca gialla che divenne un'icona distintiva del cantante. Freddie concluse la scaletta di ogni concerto sulle note di God Save the Queen vestito da re, indossando un lungo mantello di pelliccia e la corona. L'ultima esibizione dal vivo dei Queen si tenne il 9 agosto 1986 nel parco di Knebworth: questo fu l'ultimo concerto di Freddie Mercury, davanti a 120 000 spettatori.
A seguito del grande trionfo di questo tour Mercury decise di dedicarsi a nuovi progetti personali e, nello stesso anno, partecipò alla stesura del musicalTime di Dave Clark, scrivendo e interpretando le ballate Time e In My Defence. L'anno successivo pubblicò come singolo la cover dei The Platters The Great Pretender, edita come singolo nel mese di febbraio, arrivando alla quarta posizione nella classifica inglese e risultando tra i maggiori successi della sua carriera solista.
Nel 1988 egli pubblicò Barcelona, realizzato con la partecipazione di Montserrat Caballé, soprano spagnola conosciuta nel maggio 1983 a una rappresentazione de Un ballo in maschera presso la Royal Opera House;[16] questo disco esemplificò il desiderio del cantante britannico di avvicinarsi al mondo dell'opera, genere musicale in parte già utilizzato in canzoni come Bohemian Rhapsody. Barcelona venne acclamato dalla critica, anche se a ciò non corrispose un notevole successo discografico, fermandosi all'ottava posizione della classifica del Regno Unito, ottenendo tuttavia maggior successo in Spagna. La title track divenne nel 1992 l'inno ufficiale dei Giochi della XXV Olimpiade di Barcellona, motivo per cui venne originariamente scritta. Quando l'AIDS fece la sua drammatica comparsa intorno al 1982, Freddie Mercury vi prestò poca attenzione, come del resto in molti fecero nei primi tempi di diffusione di questa malattia; probabilmente egli contrasse l'HIV proprio intorno a quegli anni.
Nel corso del 1986 Mercury si accorse di avere dei seri problemi di salute, accusando alcuni sintomi preoccupanti, tuttavia egli mantenne un estremo riserbo sulle sue condizioni fisiche anche con gli altri membri dei Queen fino al 1987, quando decise di fare accertamenti clinici più specifici. Durante questi esami, gli fu anche asportata parte di pelle dalla spalla sinistra e dalle analisi venne riscontrata la sua positività all'HIV; dopo pochi mesi gli fu anche diagnosticata la sindrome dell'AIDS, che in seguito gli causò l'insorgenza di altre patologie opportunistiche come la kaposi e gravi problemi respiratori cronici. Egli non conobbe mai con precisione da chi fosse stato contagiato,[63][64]ciononostante il cantante continuò a negare e dichiarare pubblicamente di essere risultato negativo alle analisi.
Tuttavia Freddie abbandonò la sua vita pubblica, rinunciando a organizzare concerti e interrompendo il collaudato binomio album-tour.Alcune testate giornalistiche cominciarono a sospettare che il cantante fosse effettivamente malato, questi sospetti derivavano principalmente dal suo aspetto, dalla decisione di sospendere i tour dei Queen, nonché dalle confessioni di alcuni amanti pubblicate sulle pagine dei tabloid inglesi del tempo. Si fecero dunque più rare le sue apparizioni pubbliche e Mercury si rifugiò sempre più nella Garden Lodge, la sua grande casa in Logan Place a Londra.
Il 18 febbraio 1990 Freddie Mercury fece la sua ultima apparizione televisiva in diretta, in occasione del conferimento del premio per il contributo dei Queen alla musica britannica ai BRIT Awards.
La crescente diffusione di notizie su una possibile malattia di Mercury, amplificate dalla morte di Nikolai Grishanovich, uno dei suoi tanti amanti, portò il gruppo a decidere di diffondere un comunicato stampa ufficiale, nel quale si smentiva ogni illazione sul cantante. Tuttavia, per fuggire alla stampa sempre più assillante nella primavera del 1991 Mercury si trasferì a Montreux, in Svizzera, dove affittò un'abitazione in riva al lago, la Duck House. Qui lavorò insieme al gruppo al nuovo progetto discografico che incluse anche il suo ultimo videoclip della canzone These Are the Days of Our Lives, girato in bianco e nero; in quest'ultima apparizione il frontman appare molto dimagrito, quasi irriconoscibile. La canzone venne comunque inserita nell'ultimo album dei Queen, Innuendo, il cui omonimo singolo venne tuttavia reso pubblico su precisa volontà di Freddie, soltanto dopo la sua morte. Durante il soggiorno a Montreaux Mercury continuò a registrare le sole tracce vocali di tutte le canzoni presso i Mountain Studios, nonostante fosse molto debilitato dalla malattia e costretto a riposo per molte ore al giorno; l'ultima canzone che Freddie Mercury registrò fu Mother Love, il 22 maggio 1991. Secondo quanto dichiarato da David Richards nel documentario Champions of the world Freddie interruppe le registrazioni per riposarsi, affermando che sarebbe ritornato per ultimare la canzone ma non tornò mai più, poiché egli fu costretto a smettere di cantare dai gravi problemi polmonari e invitò gli altri membri dei Queen a effettuare le aggiunte strumentali alle tracce vocali registrate per poterle poi pubblicare in seguito, pertanto la sessione di registrazione si concluse definitivamente nel giugno del 1991.
Freddie rientrò a Londra a fine ottobre, per stare vicino ai suoi cari, tuttavia le sue condizioni si aggravarono ulteriormente e venne sottoposto ad alcune cure palliative con medicinali sperimentali americani che arrivavano di nascosto alla Garden Lodge. In queste ultime settimane Freddie fu attorniato dalla presenza costante del suo compagno Jim Hutton e di Mary Austin, che trascorreva svariate ore in sua compagnia, inoltre ricevette anche molte visite dell'amico Elton John.
Negli ultimi giorni ci furono gruppi di giornalisti che si insediarono addirittura fuori dal portone della villa di Logan Place e, il 22 novembre 1991, consapevole del suo stato terminale e della grande attenzione mediatica che egli suscitava, Mercury convocò nella sua casa lo storico manager dei Queen Jim Beach per redigere un comunicato ufficiale che venne consegnato alla stampa il giorno successivo.
Il Freddie Mercury Tribute Concert
il Freddie Mercury Tribute concert è stato un evento svolto nel febbraio del 1992 allo stadio di Wembley ( lo stadio dove Freddie ha avuto i suoi più grandi successi) in onore di Freddie, qui parteciparono tutti i più grandi artisti del mondo tra cui: George Michael (somebody to love), Axl Rose ed Elton John (Bohemian Rhapsody,The show must go on), David Bowie ed Annie Lennox (Under Pressure), Zucchero (Las palabras de amor), Robert Plant (Crazy Little Thing Called Love), ed altri ancora. I 72000 biglietti esaurirono in sole 6 ore, inoltre il concerto venne trasmesso in trasmesso in televisione ad 1 miliardo di persone. Tutto il ricavato venne dato in beneficenza per la lotta contro l'AIDS alla Freddie Mercury Phoenix Trust. Il 16 novembre 1992 a quasi un anno dalla scomparsa uscì il Freddie Mercury Album chiamato The Great Pretender negli USA, un anno dopo usci il nuovo album Remixes con 6 pezzi remixati da altri artisti. Il 7 novembre del 1995 usci l'album Made in Heaven che divenne l'album dei Queen più venduto in Gran Bretagna e che conteneva gli ultimi pezzi registrati da Freddie poco prima di morire.

David Bowie e Annie Lennox mentre cantano "Under Pressure" al Freddie Mercury Tribute Concert

Freddie Mercury che canta "Time" una delle più belle canzoni di sempre

Freddie al Live aid del 1985 mentre canta Radio Ga Ga.
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